lunedì 24 febbraio 2014

Scuola e innovazioni metodologiche: la flipped classroom

Oggi, siamo di fronte al cambiamento e all'evoluzione dei processi di accesso e diffusione delle fonti di conoscenza, in particolare con l'evoluzione delle tecnologie digitali e soprattutto con l'avvento di internet, i contenuti non sono più fissi e definiti come un testo stampato ma sono fluidi e incessantemente in divenire.

L'aspetto più rivoluzionario è che i contenuti possono essere generati da tutti, infatti i new media annullano la divisione tra produttore e consumatore, tra scrittore e lettore. Ognuno di noi può produrre contenuti e pubblicarli online, senza filtri e impedimenti, questo è stato favorito dall'abbattimento dei costi di connessione e dalla nascita di strumenti di interazione collettiva. 

Di fronte a questi cambiamenti è ragionevole ritenere che anche la lezione cambi la propria natura, cambia il modo d'insegnare e conseguentemente le strategie didattiche, e anche il ruolo e le funzioni di chi insegna.
Le istituzioni scolastiche perdono il ruolo fondamentale di luoghi di produzione della conoscenza e di acquisizione dei contenuti, ma mantengono un funzione necessaria che non può essere sostituita da nessuna tecnologia, quella di facilitazione dei processi di apprendimento, di sostegno allo sviluppo delle facoltà cognitive, di guida all'acquisizione di competenze che consentono di liberare le potenzialità di ogni allievo nel divenire parte attiva nella società.


Bisogna  perciò rivedere i due momenti dell'attività educativa formale, quello della diffusione delle informazioni in classe e quello  dell'assimilazione dei contenuti a case; cambia il ruolo dell'insegnante,  da artefice della trasmissione dei contenuti diviene sostegno alla costruzione della conoscenza degli allievi e stimolo a un'elaborazione personale dei contenuti. D'altro canto il ruolo dello studente si trasforma perché deve essere più partecipe e più responsabile di fronte ai propri processi di apprendimento.
Oggi questo processo di cambiamento è sostenuto dalla nascita di canali info-comunicativi anche interni ai contesti scolastici e dai processi di libera condivisione di risorse, per l'apprendimento in quelle che si configurano come "comunità educative online". In questo contesto si sviluppa la Flipped classroom.

La Flipped classroom è una proposta pedagogica che emerge dalla comunità degli stessi docenti, in particolare da quelli che operano negli Stati Uniti, si tratta quindi di una proposta accreditata nata ad incidere  nell'istituzione scolastica e  non svanire come una bolla di sapone. Questa nuova forma educativa prevede l'inversione dell'attività didattica: la lezione frontale a scuola e lo studio individuale a casa. Risulta perciò insensato dedicare il prezioso tempo che si trascorre a scuola ad attività come la diffusione dei contenuti, mentre diviene opportuno utilizzare il tempo in classe per attività più significative e critiche per l'apprendimento, come i processi di elaborazione personale attraverso la riflessione, il confronto, la discussione e la negoziazione con gli altri, nonché la messa in pratica della conoscenza.
La prima inversione della Flipped classroom prevede, quindi, di spostare la fruizione dei contenuti prevalentemente al di fuori della scuola, sfruttando i nuovi canali di comunicazione e la libera disponibilità di risorse educative online come testi, prodotti audiovisivi, multimediali, videolezioni, ma anche strumenti interattivi che consentono simulazioni, riproduzioni virtuali, contatti con esperti.
Ogni studente può disporre delle risorse senza vincoli di spazi e tempi, può seguire il proprio ritmo visualizzando più volte una risorsa, può fruire dei contenuti anche chi non può essere presente fisicamente in aula per qualche impedimento, si possono così individualizzare percorsi e risorse in base alle esigenze di ogni allievo. Oggi, si sono sviluppate iniziative significative che forniscono accesso gratuito a risorse educative di rilievo; esempi sono il MIT OpenCourseWare, la Khan Academy, TEDEd e Edmodo.


La seconda inversione della Flipped classroom riguarda il tempo trascorso a scuola: esercitazioni, approfondimento, discussione, interiorizzazione dei contenuti, in un contesto collaborativo guidato dal docente, attraverso tecniche di apprendimento attivo (problem solving, inquiry learning, cooperative learning, peer tutoring).

Tratto da: http://ospitiweb.indire.it/adi/Conv2012Lecce_atti/Cecchinato/c2LCg_frame_dir.htm 

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