
Il numero medio di figli per coppia era di 5
o 6 nel secolo scorso, oggi è inferiore a 2, quindi insufficiente a garantire
la stabilità demografica del Paese. La famiglia patriarcale allargata, è stata
sostituita dalla famiglia nucleare, composta soltanto dai genitori e dai loro
figli. È profondamente cambiato l'atteggiamento delle coppie nei confronti
della procreazione: se un tempo i figli erano un valore primario e un
investimento cui sacrificare ogni cosa, oggi le coppie sono più orientate verso
se stesse e la propria realizzazione, di modo che il numero di figli, spesso
percepiti come un costo, viene radicalmente controllato.
Alla base della famiglia c'è, quindi,
l'evoluzione di una società, che è governata da diversi valori e ideali, quali
il denaro, il successo, la libertà. Ciò si riversa inevitabilmente in questo
nucleo familiare che, di volta in volta, cambia la sua forma, la sua
composizione, generando la nascita di nuovi tipi di famiglia, costituita da
single, genitori soli non vedovi, famiglie ricostituite. Una
conquista rivoluzionaria è rappresentata, negli ultimi anni, dalle unioni
gay, che sfidando le intemperie della religione e le persecuzioni del passato,
sono giunti all'accettazione sociale, persino attraverso l'approvazione di una
legge sui matrimoni omosessuali in molti paesi del mondo.
Comunque sia, dopo aver subito tante
trasformazioni nel corso della storia, la famiglia rimane il nucleo
fondamentale della nostra società, conservando, nella "maggioranza dei
casi", la primaria funzione di educazione e di protezione".
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.