venerdì 28 febbraio 2014

La pubblicizzazione dell'intimo nell'adolescente

L’essenziale è invisibile agli occhi. Non si vede bene che col cuore.
A.De Saint – Exupéry, Il piccolo principe (1941)
Comportamenti privati che vengono esteriorizzati e acclamati come espressioni di sincerità, perché: “Non c’è nulla da nascondere, nulla di cui vergognarsi”; trasformano un gesto intimo, privato e unico in qualcosa di spudorato, artificioso e conforme ad un sentire omologato, togliendo quella discrezione e singolarità di un gesto condiviso all’interno di relazioni.
Gli adolescenti di oggi, sempre più, si comportano pubblicizzando le la propria intimità, seguendo le forme di omologazione di sé proposte dalla società. L’intimo diventa condiviso attraverso gli strumenti massmediatici più nuovi e il confronto continuo con l’altro diventa necessariamente inevitabile.
Allora c’è chi è sempre pronto  a confessioni pubbliche e rivelare l’ultima emozione a tutti sullo status di facebook,  chi necessita di pubblicare subito le ultime immagini della serata. Questo invito a condividere sulla piazza pubblica arriva in primis dalle trasmissioni televisive che sollecitano alla de-privatizzazione e all’ostensione della spudoratezza di sé. Il pudore acquista un significato diverso da quello originario, diventa sinonimo di introversione, timidezza, inibizione e poca apertura all’altro. Chi ha pudore nel mostrarsi non viene compreso, viene tacciato di inaffidabilità, diventa qualcuno di cui è difficile avere fiducia perché non mostra chi è.
Attraverso un processo, che Galimberti (2007) definisce omologazione dell’intimo, il gruppo sostituisce alla massima “a ognuno il suo”, la massima “a ognuno il mio”, per cui ciascuno finisce con il sentirsi “proprietà comune” e si comporta come se appartenesse a tutti.
Anche il sesso ha ormai perso il suo significato più intimo, diventando proprietà comune, della stampa e della televisione. Ecco allora come sempre di più le istanze del conformismo e dell’omologazione lavorano per farci vivere la riservatezza come tradimento, per apprezzare ogni volontaria esibizione di sé come gesto di lealtà e salute psichica.
Tratto da: http://www.davidealgeri.com/pubblicizzazione-intimita-adolescente.html

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