Ma cos’è il disagio
scolastico?
"Per comprendere a pieno il disagio
scolastico risulta necessario comprendere le dinamiche presenti
all’interno del contesto scolastico.
La scuola,
congiuntamente alla famiglia, è la principale agenzia di formazione e di
socializzazione dell’individuo, uno dei perni su cui far leva per promuovere il
benessere fisico, psicologico e relazionale dei ragazzi.
Essa, infatti, oltre ad essere il luogo
in cui si realizza la trasmissione delle nozioni, è luogo di vita, dove si
sperimentano molteplici incontri con i coetanei, dove si impara la convivenza
civile e a relazionarsi con gli adulti.
Ogni individuo entra nella scuola con il
proprio patrimonio di esperienze e ciascuna storia personale si incontra e
scontra con quella degli altri, pari e adulti, e con l’istituzione (le sue
regole, le sue richieste, il suo funzionamento).
Il disagio
scolastico è allora l’espressione
dinamica di questo intreccio complesso di fattori individuali,
dinamico-evolutivi e istituzionali che coinvolge a più livelli l’intero
sistema-scuola, i suoi attori e il contesto tutto.
L’espressione “disagio scolastico”
indica una condizione di disagio che si manifesta appunto soprattutto
all’interno della vita scolastica sul piano relazionale, comportamentale, degli
apprendimenti ma non necessariamente riconducibile a specifiche cause di tipo
psicopatologico.
Seppure il fenomeno
del disagio scolastico racchiuda in sé diverse variabili,
volendone dare una definizione, Mancini e Gabrielli (1998) lo descrivono come :
“uno stato principalmente emotivo, non
correlato significativamente a disturbi di tipo psicopatologico, linguistici o
di ritardo cognitivo, che si manifesta in tutta in una serie di comportamenti e
atteggiamenti mentali disfunzionali che impediscono al soggetto di vivere
adeguatamente l’esperienza e le attività scolastiche e di impiegare al massimo
le proprie risorse cognitive, affettive e relazionali“.
Il disagio
scolastico non è, quindi, da ritenersi un problema intimo e limitato
al singolo alunno in quanto viene a determinarsi in relazione all’interazione
dialettica di numerosi fattori, sia individuali e sia relazionali
e contestuali.
Tra i fattori individuali notevole peso assumono elementi quali:
·
il senso di autoefficacia
·
le abilità sociali
·
le competenze relazionali
·
gli stili di apprendimento
·
gli stili di attribuzione causale
·
l’organizzazione di personalità.
Tra i fattori relazionali e contestuali, invece, si possono annoverare:
·
le relazioni familiari
·
la rete sociale
·
gli elementi tipici del contesto
scolastico
·
la composizione e le caratteristiche del
gruppo classe
·
lo stile di insegnamento degli
insegnanti.
Ma come si manifesta il disagio scolastico?
Tale condizione di difficoltà, che
coinvolge comunque l’intero sistema scolastico, può manifestarsi in altrettanto
molteplici modalità.
Si citano alcune manifestazioni del disagio scolastico:
Si citano alcune manifestazioni del disagio scolastico:
· Difficoltà di Apprendimento: Il bambino, dotato di capacità e potenzialità normali, mostra una
difficoltà ad usare le proprie risorse cognitive in modo funzionale e corretto.
· Disinvestimento e flessioni del
rendimento scolastico: Si assiste ad una perdita di
attrattiva e partecipazione alla scuola e i ai suoi apprendimenti con evidente
calo delle prestazioni e del rendimento scolastico.
Difficoltà relazionali ed emozionali: In particolare si assiste ad un incremento dell’aggressività fisica e verbale, agita e non; iperattività; bassi livelli di attenzione e tolleranza alle frustrazioni; reazioni emotive eccessive; ansia.
Difficoltà relazionali ed emozionali: In particolare si assiste ad un incremento dell’aggressività fisica e verbale, agita e non; iperattività; bassi livelli di attenzione e tolleranza alle frustrazioni; reazioni emotive eccessive; ansia.
· Apatia: Ovvero immobilità o riduzione dell’attività, mancanza di curiosità,
tendenza ad isolarsi, senso di stanchezza generalizzata.
In conclusione è tuttavia doveroso
sottolineare come tutti questi elementi, inoltre, si influenzino spesso
reciprocamente determinando una situazione di circolarità per il cui il vissuto
di disagio tende ad acutizzarsi producendo in ultima istanza esiti quali:
abbandono e dispersione scolastica, devianza, disagio della famiglia e
disfunzione del sistema scolastico".
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