mercoledì 14 maggio 2014

Il viaggio: per assorbire visi, parole, moltitudini, inghiottire l’universo...




"Viaggiare ti riconcilia con il mondo specie quando si sente tutto molto stretto, una gabbia dorata che ci siamo costruiti per gli altri e per noi. Viaggiare per svegliarsi. Viaggiare per cambiare prospettive. Perché il viaggio e’ un salto verso qualcosa che si vorrebbe fare. Partire senza pianificare per non limitarmi le possibilità’ che ho davanti e trovare di volta in volta, giorno dopo giorno, le soluzioni, le strade, le informazioni che servono. Partire solo con la mia macchina fotografica, il mio diario, la mia musica e il mio zaino per scoprire un’altra dimensione. Passare giorni interi senza parlare incrociando poche persone. E quando incontrerò persone saranno la parte più bella del mio viaggio. Un viaggio per avere tempo per me, senza essere condizionata da niente e da nessuno, senza compromessi ma trovarmi faccia a faccia con quello che sono. Sentire finalmente l’unica voce che ha il diritto di dirmi qualcosa : la mia. Sentirmi avida di vita ed essere spinta da nessun’altra forza se non da me stessa. E alla fine ritornare alla mia “Itaca” di un calore nuovo e mio, delle passioni risvegliate e ora vive. Ricca di esperienza e di vita vissuta. Vorrei poter girare il mondo, viaggiare senza limiti, conoscere paesi e culture, rimanere affascinata da ciò che l’occhio umano può osservare.
Voglio vivere, voglio essere affamata, voglio essere folle".

http://claudiamarone.wordpress.com/2014/04/22/e-poi-vorrei-un-viaggio/

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