"Essere giovani, oggi, è un’impresa colossale. A sedici anni ci si
ritrova soli a fare i conti con il senso della propria esistenza e con
un mondo che cade a pezzi, in uno scenario in cui il futuro da “terra
promessa” si è trasformato in minaccia. Sradicati dal proprio passato,
senza la possibilità di proiettarsi in un qualche futuro, senza guide,
è quasi impossibile trovare la propria strada e non si può che
brancolare nel buio in un eterno presente, facili prede del mercato e
dei suoi miraggi.
È possibile uscire da questo vicolo cieco? Un
sentiero percorribile vi sarebbe ed è quello tracciato dalla
decrescita. I giovani sono, però, sordi ai nostri richiami. I pensatori
della decrescita si sono, infatti, focalizzati per lo più sull’analisi
della realtà degli adulti e, sebbene le cause dei problemi siano
simili, il mondo dei giovani risulta, però, essere completamente
diverso. Diverso è, quindi, il percorso da delineare. Questo è ciò
che tenta di fare Jean-Louis Aillon in questo saggio, attraverso
un’attenta analisi psico-sociale e culturale del disagio, cercando di
scandagliare l’universo giovanile attraverso la lente della decrescita,
alla ricerca di nuovi possibili orizzonti. Se abbiamo gli strumenti e il
coraggio per guardare in faccia la realtà, questa si trasforma. La
“nostra” crisi diventa, allora, un’opportunità per comprendere noi
stessi e il mondo che abbiamo di fronte. Riprendiamo, quindi, in mano le
redini del nostro futuro, ritorniamo protagonisti e... l’utopia può
diventare realtà.
Jean-Louis Aillon, 28 anni, medico, specializzando in
psicoterapia dinamica adleriana. È vicepresidente del Movimento per la
Decrescita Felice e referente del gruppo tematico “Decrescita e Salute”.
È stato fondatore e presidente del circolo della Decrescita Felice di
Torino e del Comitato Rifiuti Zero Valle d’Aosta. A livello di ricerca,
si interessa principalmente dei temi inerenti la decrescita, la salute
(in particolare nell’ambito dell’etnopsichiatria critica e della
psichiatria culturale) e i giovani".
http://www.editoririuniti.it/libri/decrescita-giovani-e-utopia.php..
La decrescita è una corrente di pensiero politico, economico e sociale favorevole alla riduzione controllata, selettiva e volontaria della produzione economica e dei consumi, con l'obiettivo di stabilire relazioni di equilibrio ecologico fra l'uomo e la natura, nonché di equità fra gli esseri umani stessi (da wikipedia). Decrescita è inteso come rimettere al centro l'uomo e la sua vita in armonia con la natura. L'economia deve tornare ad essere un mezzo per garantire una vita migliore, non finalizzato a produrre sempre più ma a produrre "meglio". Il miglioramento delle condizioni di vita deve essere ottenuto non con l'aumento dei consumo di merci ma con il miglioramento dei rapporti sociali, dei servizi collettivi, della qualità ambientale. La costruzione di questo nuovo modello vede l'impegno di numerosi intellettuali, al seguito dei quali si sono formati movimenti spesso non coordinati fra loro, ma con il fine comune di cambiare il paradigma dominante dell'aumento dei consumi quale fonte di benessere.
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