giovedì 15 maggio 2014

CONCLUSIONI



«Supponiamo che una rosa..

provi sensazioni. Un bel mattino, essa fiorisce e gode di se stessa; poi, però, sopraggiunge un vento freddo e il sole si fa ardente. La rosa non ha scampo, non può eliminare i suoi travagli nati con il mondo: allo stesso modo, l'uomo non può essere felice ignorando che quei travagli esistono, e gli elementi materiali prenderanno il sopravvento sulla sua natura... 
Chiamate il mondo, vi prego, "la valle del fare anima" e allora scoprirete qual è la sua utilità (...) 
Dico fare anima intendendo per "anima" qualcosa di diverso dalla "intelligenza". Possono esistere milioni di intelligenze o scintille della divinità, ma esse non sono anime fino a quando non acquisiscono identità, fino a quando ognuna non è personalmente se stessa.» 

John Keats, poeta romantico inglese (link), da una lettera al fratello del 1819




Mettere alla porta l'ospite inquietante

Nel libro: "L'ospite inquietante - Il nichilismo e i giovani", di Umberto Galimberti, che ha costituito il filo conduttore di questo breve viaggio, le strade tracciate dall'autore per il superamento del "nichilismo" da parte dei giovani e per un loro approccio equilibrato alla vita, sembrano essere:



Quest'ultimo punto, rappresenta un fattore che potrebbe sensibilmente migliorare la qualità della vita delle persone, indipendentemente dalla loro età. 

Riscoprire se stessi è invece iniziare a "fare anima", anima come  "quel fattore umano sconosciuto che rende possibile il significato, che trasforma gli eventi in esperienze e che si comunica nell'amore" (James Hillman, 1964, Suicide and Soul). In una dimensione collettiva è riscoprire, risvegliare, dischiudere quei caratteri, tipici della giovinezza, spesso messi a tacere dal sentimento nichilista, fino ad essere talvolta ignorati del tutto dagli stessi protagonisti. Conoscenza di sé come primo passo della conoscenza del mondo, una sfida che può essere entusiasmante e, a dar retta a Nietzsche, dare "senso" alla stessa vita:
La vita non mi ha disilluso. Di anno in anno la trovo sempre più ricca, più desiderabile e più misteriosa (…) La vita come mezzo di conoscenza. Con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma anche gioiosamente vivere e gioiosamente ridere”.
da: La gaia scienza - F. Nietzsche

Riuscite a rintracciare nel libro altre indicazioni del nostro autore? Quanto, questo percorso, ha accresciuto il vostro livello di "autoconsapevolezza"? 

A questa pagina c'é il wiki (link) , cioè il documento collaborativo, con delle domande stimolo e delle risorse, per suscitare la vostra riflessione in vista dell'incontro di lunedì, su "tecnica e nichilismo", con l'autore. Preparate e postate le vostre domande.

Buon lavoro!

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