Il divertimento
L'identità si costruisce attraverso il riconoscimento di ciò che si è da parte
dell'altro, che porta alla lenta acquisizione della gioia di sé. Se scuola e famiglia su questo fronte
annaspano e cedono il passo, essa si costruisce altrove (spostamento: di-versione). Senza filtri "autorevoli", i modelli
culturali prevalenti centrati sul denaro (link) come generatore simbolico di tutti i
valori, sulla visibilità e l'esibizione dell'intimo (link) per illudersi di esistere (che realizza, al contrario, l'omologazione degli
individui) e sulla facilità come sirena (link) per raggiungere il successo, sono assorbiti acriticamente.
L'industria del
divertimento, abilissima nell'intercettare i bisogni insoddisfatti dei giovani,
offre loro surrogati notturni di gioia a buon mercato.
Ma la danza è ebbrezza dionisiaca, pura
espressione corporea di vitalità ed energia ... Sono le discoteche veri luoghi d'incontro dove si celebra autenticamente la
vita, oppure falsi templi in cui, spesso, ognuno balla a ritmo parossistico la propria solitudine?
E questo sfasamento, vivere di notte e
dormire di giorno (soprattutto d’estate dalle nostre parti ;-)), garantisce
forse uno spazio di libertà, una zona franca senza l'ingombrante presenza degli
adulti?
Riflessione su:
Come/cosa mi diverte veramente?
Discipline umanistiche ed
educazione emotiva per contrastare l’egemonia del denaro come valore “unico”
Identità reale e identità
digitale: esibirsi per esistere?
La banalizzazione di Facebook:
tra esibizionismo e voyerismo
La difficoltà della crescita e la
sirena della facilità.COMPITO: RICERCA RISORSE su Web (audio, video, testi, ecc.), Riviste, Libri -DISCUSSIONE
SCADENZA: mi aspetto un contributo di ciascuno entro QUESTO FINE SETTIMANA, al fine di discuterne insieme al nostro incontro di lunedì.
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