http://qi.hogrefe.it/rivista/le-possibili-conseguenze-del-lavoro-atipico-dalla-/
La precarietà di vita è definita come una sindrome che interessa i lavoratori atipici, poiché, se percepiscono la propria condizione come temporanea e instabile, possono avere difficoltà a progettare la propria vita con conseguenze emotive che influenzano negativamente l’agire quotidiano (Callea, 2011). Come emerso dallo studio di validazione del Precariousness of Life Inventory (Callea, 2010), tale sindrome è composta da tre dimensioni: il disinteresse verso il lavoro attuale, la sfiducia verso il futuro professionale e le conseguenze emotive nella vita quotidiana. Il lavoratore atipico prova un senso di precarietà di vita se è demotivato e nutre scarso interesse verso il lavoro che svolge, se ritiene di avere scarse possibilità di trovare un lavoro stabile e adatto alle proprie esigenze e se tali condizioni influenzano negativamente a livello emotivo la vita quotidiana.
Isa, ricordati di citare la fonte con il link.
RispondiEliminaGrazie Isa!
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