Dal sito:www.psicologi-italia.it:
La precarietà è un tema molto sentito nel mondo di oggi, a livello globale, planetario ma, mentre per le nazioni meno sviluppate questo è sempre stato un tema all'ordine del giorno, solo ultimamente lo si avverte in modo sempre più pressante nei paesi ricchi, quelli più industrializzati e avanzati, di cui l'Italia è un rappresentante. Paradossalmente, proprio ora che abbiamo raggiunto standard elevati di benessere e di salute, si comincia ad avvertire di più questo tema. La precarietà è avvertita rispetto al lavoro, all'abitazione e talvolta anche rispetto agli affetti. Viene da chiedersi se sia essa stessa un prodotto del benessere, se ne sia una conseguenza necessaria oppure se derivi dal ripiegarsi dell'uomo su sé stesso e dal non saper cogliere i segnali del cambiamento. Di fatto la precarietà, che venga percepita o no, è reale. Molte persone non riescono a vivere decorosamente in un Paese avanzato come il nostro, il che equivale a dire che vivono una condizione di disadattamento; molti giovani non hanno la possibilità concreta di progettare il proprio futuro e restano sospesi in un limbo che limita fortemente le loro capacità generative. Inoltre, aumenta il divario fra ricchi e poveri.
http://www.psicologi-italia.it/psicologia/varie/883/precariato.html
RispondiEliminaE' interessante l'accento che pone l'articolo sul fatto che, mentre nelle società meno sviluppate la precarietà della vita legata alla povertà, alla fame, alle guerre, alle malattie è sempre stato un tratto caratteristico, nelle società avanzate è un tratto emergente. E ci pone il quesito se questo può dipendere dal ripiegamento dell'uomo su se stesso... Io penso che in parte questo sia vero. Non è importante quanto "possediamo", ma quanto percepiamo come "necessario" per adeguarci agli standard proposti dai media o agli standard di uno status sociale. In una società caratterizzata dalla compulsione al consumo, il benessere materiale sembra assopire istanze più profonde legate alla necessità dell'uomo di stabilire legami autentici di amicizia, affetto, solidarietà con gli altri.
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