Un argomento sempre molto dibattuto è quello che riguarda i giovani, le nuove generazioni che, soprattutto negli ultimi anni costituiscono la maggior parte delle vittime del sabato sera, della droga, dell’alcool. La domanda che viene spontanea è: da cosa scaturisce tutto questo? La causa è da ricercare nella solitudine e nelle difficoltà che si incontrano nel dover superare quel muro che divide aspirazioni e possibilità concrete, sogni e realtà, presente e futuro. Una perdita di speranza e di fiducia che induce gli adolescenti a giocare con la propria vita anche con la consapevolezza di tutto ciò che questo può comportare. Forse siamo deboli o magari soltanto stupidi a trasformare un bisogno, anche abbastanza normale, di divertirsi, di staccare un po’ la spina di cambiare aria, in un pretesto per farci del male. Le iniziative dedite a combattere i problemi giovanili come la droga e l’alcolismo, non sono state poche: anticipare la chiusura delle discoteche, cercare in qualche modo di limitare il consumo di alcolici soprattutto tra i minorenni. Ma, queste strategie, alla luce degli ultimi dati, non sembra abbiano condotto a grandi risultati, forse perché in questo modo non si combattono le cause per cui i giovani compiono determinate azioni, ma si cercano di contenere le conseguenze di azioni per lo più già compiute. Si tratta allora di attuare strategie complesse che rendono più vivibili le metropoli e che permettono il diffondersi di quelle informazioni, di quelle notizie a cui spesso vengono dedicati spazi troppo piccoli, o addirittura a cui non viene proprio data voce; quelle informazioni che non sono necessariamente grandi scoop. Questa forse aiuterebbe a contrastare uno dei problemi di fondo: la solitudine. Magari in questo modo si riuscirebbe a trovare un conforto nella consapevolezza che ciò che si sta vivendo non è poi così strano e insolito, ma che anche altre persone, pur non facendo parte della nostra vita, hanno i nostri stessi problemi. C’è chi non è d’accordo con questa opinione: chi crede nella doppia faccia della gioventù, ovvero che la volontà di dare un taglio alla propria vita è un’intenzione che il giovane cova a lungo nella propria mente e che non coincide, o almeno non sempre, con la sua propensione verso l’alcool, la discoteca e le bravate che probabilmente costituiscono solo un momento bisogno di evasione e distrazione, di rottura dei canoni della monotonia, della consuetudine e dell’abitudine. La soluzione del problema sta nel guardare le nuove generazioni con un occhio diverso; nel vedere in esse al possibilità di costruire un futuro migliore del presente dando loro i mezzi per concretizzare i loro sogni e le loro aspirazioni o, più semplicemente vedendo in loro una risorsa. È vero che gli adolescenti soffrono di solitudine e di depressione e forse sono coloro che maggiormente avvertono il peso delle proprie emozioni ed è sicuramente questo che li induce a voler trovare una via di evasione intesa come totale assenza di pensieri e di problemi almeno per qualche ora. Le sbronze del sabato sera, le dosi di cocaina, gli spinelli, i balli sfrenati non rispecchiano la volontà di farla finita, ma piuttosto il desiderio di trovare una risposta ai propri problemi, anche se queste non sono certamente quelle più giuste. Crediamo solo in una maggiore educazione alla riflessione anche se, non sono molti quelli che hanno la volontà di ascoltare.
Da:
http://appunti.studentville.it/appunti/temi_e_saggi-51/i_problemi_dei_giovani_alcool_e_droga-4746.htm
http://appunti.studentville.it/appunti/temi_e_saggi-51/i_problemi_dei_giovani_alcool_e_droga-4746.htm
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